Ho iniziato a fare il barman dall’età di 16 anni nel mio paese, Campomarino (Molise). Poi la curiosità per il mondo del Beverage è cresciuta e nell’intento di maturare in questa professione ho fatto diverse esperienze che mi hanno portato in giro per l’Italia: da Bologna, al Roxy Bar, alla Sardegna, al ristorante Pomodoro e all’hotel Cervo, da Termoli allo Space come direttore artistico, a Riccione al Caffè Centrale.
Da li uno stage a Montecarlo per approdare al Grand Hotel di Rimini, dove ho avuto l’onore di lavorare con il barman Danilo Angelini, Domenico Benzi e il maitre Ennio Stocco. Da qui ho potuto calcare i banchi delle più prestigiose situazioni della movida romagnola, come il Riviera Golf Resort, di proprietà dello stilista Paolo Gerani.

Il lavoro del Barman o Bartender, è diventato per me una “missione”: la clientela va incuriosita e stupita, sia alla vista che al palato! Quindi ho iniziato a sperimentare nuove ricette, abbinando il food al beverage, mixando il meglio dei distillati, la mia passione, con spezie, salse, per creare nuovi drinks dai sapori sempre più particolari. Non è stato facile riuscire a creare cocktail dove il padrone di base, cioè l’alcolico preferito non perda il suo profumo, aroma e forza, ma ci sono riuscito e ringrazio anche mio padre Flamminio Nicola che mi ha svelato tanti segreti, e il mio caro amico Chef Zenca Angelo che mi ha insegnato molte tecniche di abbinamento.
Personalmente ritengo che la più grande ricompensa di un Barman sia l’appagamento del cliente e questa mia filosofia mi ha portato a importanti collaborazioni con molti locali e hotel di zona, e a far parte dell’associazione a.i.b.e.s. e dell’ i.m.a.h.r. associazione maitre